Chi siamo

L’Hotel Porta San Mamolo si trova nel cuore di Bologna, città storica medioevale unica al mondo per i suoi 38 km di portici e sede della più antica Università del mondo occidentale.

L’Hotel, come viene conosciuto al giorno d’oggi, nasce ufficialmente nel 2001 con 20 camere dopo un attento intervento di ristrutturazione e rinnovo della struttura.

Negli anni si è allargato sempre di più acquisendo vari “blocchi” confinanti con l’Hotel fino ad arrivare alla struttura attuale.

L’Hotel è suddiviso in quattro diversi blocchi : “Falcone Cloister” il corpo centrale in cui si trova la Reception; “Garden Court” il giardino interno e cuore dell’Hotel che, grazie alla presenza di una nuova varietà di piante e fiori particolari, assume un’atmosfera magica e rilassante. Al centro del Garden Court si sviluppa la nuova sala colazione “Orangerie”, con posti sia all’interno che all’esterno, grazie al nuovo patio per la stagione primaverile ed estiva; infine la “Mirasole Tower” così chiamata perché assume la forma di una torre medioevale.

Reception
Superior con Balcone

La storia

La struttura originale dell’Hotel nasce da un antico piccolo “borgo” nel centro storico, risultato di un intervento che è riuscito a valorizzarne i punti di forza.

La strada “Vicolo del Falcone” e il quartiere Santo Stefano del quale la Via dell’Hotel fa parte, sono entrambi ricchi di storia.

L’origine del nome “Vicolo del Falcone” è relativamente recente risalendo al 1877. La via fa parte di quel gruppo di vie noto fin dal XIII secolo come Mirasoli. Il Burgus Miralsolis infatti è già documentato negli estimi del 1296/97.
L’attuale via del Falcone è il più meridionale dei tre Mirasoli. Gli altri due sono via Solferino (già Mirasol Grande, il più settentrionale) e via Mirasole (già Mirasole di Mezzo).

É interessante la nota di Giovanni Zanti, ovvero che i Mirasoli erano chiamati anche Braine. Questo ci dice che nel XVI secolo, quando Giovanni Zanti scriveva, i Mirasoli erano prevalentemente luoghi aperti e poveri di costruzioni, dato che così erano le braine, luoghi aperti, essenzialmente prativi.

Durante il lungo processo della riforma toponomastica del 1873-78 venne inizialmente deciso di cambiare Mirasole di Sopra con “Vicolo Mirasole”, ma la relazione Zoboli Dall’Olio fece notare i rischi di ambiguità esistendo già una via Mirasole (già Mirasole di Mezzo) e propose “Vicolo del Falcone” adducendo come ragione il fatto che alcune case in questa via erano note con questo nome. Purtroppo non ci sono prove scritte di queste case chiamate Falcone.

L’ipotesi di Mario Fanti in “Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica” (I,344) accenna al fatto che il nome derivi da una possibile insegna “del Falcone” di una Bottega o di un’Osteria lì nei dintorni, ma senza alcuna base documentaria.

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